Le nuove figure associate al BIM: Persone oltre a processi e strumenti

Le nuove figure associate al BIM: Persone oltre a processi e strumenti

BIM : Persone oltre a processi e strumenti

Marco Picinelli, BIM Consultant | BIM Coordinator

Il BIM, come processo e strumento di gestione dei progetti, sta diventando sempre più importante, quasi necessario, per il settore AEC, al fine di garantire la qualità del prodotto che da questo deriva. Molto spesso si sente parlare di “Rivoluzione BIM”, ed altrettanto spesso ci si dimentica di quanto, per rendere abilitante una rivoluzione, ci vogliano le persone, le figure professionali, formate e competenti per portarla avanti.

Tenendo in considerazione la normativa UNI 11337-7:2018, linea guida per la definizione di “Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa”, ci si rende conto di come questa rivoluzione sia veramente tale perché parte da un presupposto che sembra emergere, ovvero la necessità di figure competenti che sappiano guidare la macchina BIM.

Per questo motivo, si entrerà nello specifico delle competenze richieste alle figure BIM, ma sicuramente questo focus vuole anche sottolineare quanto sia l’insieme, l’organizzazione, e non certo la singola figura professionale, a portare a termine il difficile compito della digitalizzazione, con processi di implementazione che si devono basare non tanto sugli strumenti o sui processi, bensì sulle persone.

Entrando più nello specifico vediamo di capire le competenze ed abilità richieste, e cosa davvero questo significa:

BIM Specialist_Operatore avanzato della gestione e della modellazione informativa

Nell’articolo 4.4 e nel 5.4 sono specificate le mansioni e le competenze che questa figura deve avere. Secondo questi il BIM Specialist è una figura tecnicamente competente degli strumenti ma anche della disciplina cui fa riferimento (ARC, STR, MEP, Infrastrutture), che fa da tramite tra la parte digitalizzata e la progettazione pura, ovvero traduce le competenze standard del tecnico professionista in funzione delle esigenze “digitali” della singola commessa. Di fatto, si tratta dell’evoluzione di quello che definiamo normalmente progettista.

Le mansioni riportate dalla normativa si possono riassumere in:

  • Introduzione delle competenze disciplinari nella modellazione;
  • Traduzione e trasferimento delle competenze disciplinari in ambito digitale
  • Collaborazione con il BIM Coordinator di commessa;
  • Analisi dei contenuti della documentazione BIM per operare in accordo con questi;
  • Verificare preliminarmente i modelli;
  • Contribuisce alla creazione dei contenuti informativi ed alla validazione della loro consistenza nei modelli prodotti con strumenti di authoring su cui è competente;
  • Contribuisce ad individuare le risorse strumentali necessarie per la commessa.

Risulta evidente quindi che si tratta di una figura esperta nella gestione della modellazione e nel popolamento informativo dei modelli, al fine di abilitare i flussi che sono definiti dal BIM Manager e gestiti dal BIM Coordinator. Occorre specificare però come non si tratti di una figura legata alla sola modellazione, ma in grado di comprendere i flussi ed applicarli, sulla base anche di competenze tecniche della materia su cui si applica. Molto spesso si tende a minimizzare il BIM Specialist, associandolo ad un semplice modellatore, ma questo a nostro parere è un errore grave, che oltretutto non riconosce le competenze di questa figura, che spesso sono solo associate alla capacità di uso di un dato software di authoring.

A voler ben vedere, la figura di cui stiamo parlando diventa quella cardine, che può nel tempo e con un programma di crescita, evolvere agli stadi successivi. L’essere in primis Specialist è necessario per poi avere la competenza gestionale lato digitale dei modelli e dei dati ad essi associati. Concludendo, questa figura completamente operativa a livello di Commessa, è il braccio operativo sui modelli, alla quale sono associate delle competenze tecniche rilevanti, non come solo a livello di utilizzo del software.

BIM Coordinator_Coordinatore dei flussi informativi di commessa

Negli articoli 4.3 e 5.3 sono definite le attività e le conoscenze richieste a questo professionista. Partendo da questi il BIM Coordinator dovrebbe essere la figura garante dell’efficacia e dell’efficienza dei processi digitalizzati, nonché della sua gestione, sulla singola commessa. In funzione dell’organizzazione aziendale per cui opera, potrebbe trovarsi chiamato a redigere Piani di Gestione Informativa e documentazione che di norma è sviluppata dal BIM Manager.

Le mansioni sono quindi sintetizzabili in:

  • Collabora con il BIM Manager per l’implementazione degli standard aziendali;
  • Collabora eventualmente nella redazione di documentazione BIM;
  • Analizza la documentazione prodotta e definisce/recepisce i flussi di lavoro informativi, coordinandoli e garantendone efficacia ed efficienza, monitorandone l’applicazione;
  • Supporta i responsabili di commessa nell’assunzione di decisioni, anche basate sui modelli informativi;
  • Contribuisce con il BIM Manager ed il Project Manager a definire le risorse umane e strumentali utili per la buona riuscita della Commessa;
  • E’ responsabile, in funzione degli accordi contrattuali, dei modelli federati o aggregati, e della relativa verifica di conformità e coerenza;
  • Gestisce le interferenze ed i conflitti, coordinandoli all’interno del team;
  • Cura le relazioni ed i rapporti all’interno dell’organizzazione per cui opera e nei confronti di altri attori presenti nella Commessa;
  • Garantisce la fluidità dei processi, soprattutto se legati al Decision Making;

In questo caso si nota che questa figura, collocandosi ad un livello di Commessa (quindi operativo), è un misto tra tecnico e gestionale. In questo caso la competenza gestionale deve, secondo chi scrive, derivare dall’esperienza di diversi progetti aperti e chiusi, e degli errori o difficoltà che in questi si sono riscontrati. L’esperienza in questo caso diventa abilitante per definirsi un Coordinatore di Commessa, ovvero colui che, in fase di Briefing del progetto, imposta i modelli e li gestisce, garantendone una crescita allineata alle tempistiche di consegna, nonché ne gestisce i passaggi di fase (spesso molto critici perché prevedono l’ingresso di nuovi attori in gioco). La competenza tecnica sugli strumenti deve essere molto alta: per questo, riteniamo che la vera abilitazione a Coordinator è quella di aver svolto, per un determinato tempo, il lavoro di Specialist. A questa figura è evidente debbano associarsi soft skills come quella del teamworking e della capacità di collaborazione, a stretto contatto con il Project Manager, nonché una capacità gestionale e di organizzazione, competenze che ad oggi sembrano non aver ancora pienamente pervaso il nostro settore. La visione a 360 gradi del progetto è fondamentale e permette al BIM Coordinator, appunto, di essere la figura che coordina i modelli e le issues che da essi derivano, riassegnandole volta per volta ai componenti del team, garantendo alla fine del processo un prodotto conforme alle aspettative. Prossimamente dedicheremo un filone specifico dei nostri focus al coordinamento.

BIM Manager_Gestore dei processi digitalizzati

Nell’articolo 4.2 e 5.2, come per le precedenti figure, si ha una chiara definizione delle skills e delle attività associate a questa figura. Il BIM Manager si inserisce a livello aziendale e non a livello operativo, ed è il responsabile dei processi digitali che vengono in essa implementati. Eventualmente supervisiona le Commesse ed il loro andamento complessivo. Essendo ad un livello alto nell’Organigramma (se ci riferiamo a modelli piramidali) ha anche la responsabilità di prendere decisioni sull’integrazione di risorse e supporta il reparto HR nella selezione, ed il compito di allocare i BIM Coordinator sulle singole commesse, quindi deve avere capacità di team building e team binding, nonché di Project management.

Leggendo la normativa le mansioni sono riassumibili in:

  • Redige il Capitolato Informativo-CI (lato Committenza o Stazione Appaltante), Offerta di Gestione Informativa – oGI e di Piano di Gestione Informativa – pGI (lato Affidatario);
  • Definisce ed implementa degli standard a livello aziendale, curando la redazione di BIM Guide e BIM Guideline;
  • Definisce dei flussi di lavoro e dei contenuti informativi dei modelli;
  • Definisce della struttura logica e funzionale dell’ACDat;
  • Determina la documentazione necessaria per la Commessa come output;
  • Redige i flussi di lavoro sulla singola commessa che dovranno essere messi in atto dal BIM Coordinator
  • Pianifica in fase iniziale la gestione del team e associa i BIM Coordinator alla specifica Commessa;
  • Pianifica ed ottimizza la consegna degli elaborati al Committente/Cliente e definisce il passaggio delle fasi dei modelli, salvo delega al BIM Coordinator;
  • Definisce gli Usi del modello e della loro implementazione;
  • Valuta il livello di maturità digitale dell’organizzazione promuovendo strumenti di analisi dati, con una attività costante di reportistica ed auditing, proponendo di conseguenza le azioni per migliorare;
  • Collabora a stretto contatto con il Project Manager, su questioni di gestione integrata e processi decisionali;
  • Propone il piano formativo interno ed il piano di investimento sul lato BIM e digitalizzazione;
  • Promuove programmi di ricerca e sviluppo interni all’organizzazione, e coordina l’attività di comunicazione verso l’esterno e con il pubblico;
  • Definisce e formalizza gli aspetti contrattuali legati ai processi informativi digitalizzati.

Questa figura, che opera non a livello operativo ma puramente gestionale, non si occupa del singolo progetto ma, essendo in posizione strategica e gestionale, di gestione degli standard interni, della gestione delle risorse associabili alla Commessa, ma anche della gestione economica delle Commesse complessive. Non opera sul singolo progetto, ma ad un livello quindi superiore. Risulta evidente che le competenze del BIM Manager non si limitano soltanto al lato tecnico, ma anche a quello gestionale e di organizzazione societaria, avendo anche capacità relazionali spiccate, per la definizione dei team e delle strategie di implementazione nell’organizzazione per cui lavora.

CDE Manager_Gestore dell’ambiente di condivisione dei dati

L’ultima figura che analizziamo è quella del CDE Manager; le sue attività e competenze sono definite nell’articolo 4.1 e 5.1, ed è in sostanza una figura legata più al campo informatico piuttosto che quello delle costruzioni. Infatti viene introdotta come figura che si occupa della struttura delll’Ambiente di Condivisione dei dati(ACDat o Common Data Environment-CDE )e si preoccupa di studiare ed implementare soluzioni informatiche strutturate per garantire l’accessibilità dei dati e della documentazione.

Questa, tanto quanto quella del BIM Manager, è una figura di raccordo, non operativa su singola commessa, e spesso è figura contrattualizzata esternamente all’Organizzazione. Lo scopo principale di questa figura è quindi quello di mettere in relazione la documentazione ed i dati in essa presenti con i modelli, e tutto quello che è parte integrante delle commesse e delle comunicazioni, sia interne che esterne.

Definisce inoltre gli spazi di lavoro, gestione ed archiviazione, nonché scambio di informazioni, sia per singola commessa che a livello aziendale. Nell’ottica per cui il BIM è collaborazione, questa figura diventa fondamentale, anche perché, in accordo con il BIM Manager e la Direzione Generale, garantisce la correttezza e tempestività dei flussi, nonché la sicurezza dei dati.

L’implementazione di una struttura BIM: Un passo necessario

Parlare di implementazione non è mai semplice, soprattutto perché le risposte ed i metodi per portarla avanti variano da società a società, e per avere le risposte occorre anzitutto capire la strutturazione dello studio o dell’azienda al tempo zero. Molto spesso i vertici apicali delle società vogliono capire se veramente in quel momento necessitano di una lista della spesa del personale lunga o se invece non tutte le figure sopra citate sono necessarie.

Non entrando troppo nel merito della questione sicuro è che l’Audit iniziale della società risulta essere un’attività necessaria, per capire quali sono le basi su cui si va a fondare l’implementazione e che permette di definire la migliore strategia per la Digitalizzazione, che deve essere studiata per fasi incrementali, definendo strumenti e processi, ma anche i professionisti che ne saranno parte integrante. La formazione in questa direzione diventa fondamento imprescindibile, e per questo è stato scritto questo focus. Una ricetta standard, inutile dirlo, non esiste, ed ogni caso va valutato a sè, con il supporto di strumenti standard di controllo di gestione e di qualità.